Rosa selvatica (Rosa canina L.)
Aprile, Maggio
Rosacee (Rosaceae)
La rosa canina (Rosa canina L., 1753) è la specie di rosa spontanea più comune in Italia, molto frequente nelle siepi e ai margini dei boschi.
“La famiglia delle bellissime Rose, quella delle Rosaceae appunto, non comprende solo le Rose coltivate e la Rosa selvatica (Rosa canina L.), ma anche la maggior parte delle piante da frutto selvatiche e coltivate quali Prugne, Ciliegi, Meli, Peri, Mandorli etcetera etcetera… Poi la Rosa canina o Rosa selvatica, i cui cinorrodi rossi che impreziosiscono di colore le siepi selvatiche in Autunno e che in dialetto veneto si chiamano “stròpacui …”. E’ chiara l’allusione ad una costipazione intestinale malauguratamente provocato dall’ingerimento dei semini pelosi contenuti all’interno di queste “bacche”, che “bacche” non sono, i rossi Cinorrodi appunto. Ma chi potrebbe mangiare questi semini? Li mangiavano in passato coloro che volevano alimentarsi con la polpa esterna dei Cinorrodi ricchissimi, molto più degli Agrumi, di preziosa Vitamina “C”. Per chi esagerava … in appetito, ed al posto di limitarsi con attenzione a rosicchiare la buccia esterna di queste “bacche” ne ingeriva anche i semini pelosi contenuti all’interno, che inevitabilmente provocavano ostinate costipazioni intestinali dalle quali deriva il prestigioso e coerente termine dialettale, appropriatissimo, “stròpacui”!” Bruno Martino
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