CHE COSA SONO I SERVIZI ECOSISTEMICI?

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Il nostro benessere dipende prima di tutto dai servizi che la natura ci offre

La società moderna comincia ad intravedere l’esistenza di una relazione diretta tra la natura, la sua conservazione/distruzione e il benessere umano e il denaro. Il ruolo della natura come “nutrice” è sempre stato presente nella storia delle società umane, infatti, l’immagine “materna” della natura viene rappresentata nei rituali, nelle epopee, e nei credo di tutte le società.

Negli ultimi cinquant’anni sta migliorando la comprensione in termini ecologici ed economici dell’intricata relazione tra ricchezza, benessere umano e biodiversità, ecosistemi e servizi annessi. Inoltre, sta crescendo rapidamente l’interesse di investigare e comprendere le molteplici dimensioni di questa relazione e la presa di coscienza che il degrado ambientale e la perdita di biodiversità sono fenomeni in continuo aumento. In particolare, per quanto riguarda il degrado e lo sfruttamento eccessivo degli ecosistemi, la presenza di specie invasive, l’inquinamento e il cambiamento climatico, questi vengono riconosciuti essere i fattori che incidono sullo stato degli ecosistemi di tutto il mondo (Pereira et al., 2012; Barnosky et al., 2011). Si stima che il 60% degli ecosistemi mondiali sono degradati o utilizzati in modo insostenibile, il 75% degli stock ittici sono sovrasfruttati o significativamente impoveriti e che ogni anno vengono rasi al suolo 13 milioni di ettari di foreste tropicali (MA, 2005; UN FAO, 2011). Si può affermare che queste tendenze stanno causando una perdita di biodiversità ad un ritmo tale che se continuasse così, potremmo assistere ad un evento di estinzione di massa (Barnosky et al., 2011). Infatti, il declino della biodiversità rappresenta non solo una perdita irreversibile per il pianeta, ma anche una minaccia per il sistema che supporta la vita dell’umanità, poichè, i servizi che la natura offre all’essere umano rappresentano tutte le nostre risorse, dal cibo che mangiamo all’’aria che respiriamo (Díaz et al., 2006; Cardinale et al., 2012; Hooper et al., 2012).

La società moderna però, da un lato, non comprende ancora che l’effetto deleterio risultante da queste perdite ambientali si protrarrà nel tempo su varie dimensioni, non consentendo di tornare alla situazione precedente di normalità; dall’altro, sottovaluta i vincoli esistenti tra perdita di biodiversità, cambiamento climatico e sviluppo economico. La perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi sono inestricabilmente legati al benessere umano e se non vengono prese misure per limitare le perdite naturali, potremmo non godere più dei benefici che la natura e la sua biodiversità ci assicura. Infatti, non dovremmo dimenticarci che le risorse naturali e gli ecosistemi che le forniscono sono il fondamento della nostra attività economica, qualità della vita e coesione sociale e che l’intera comunità umana trae dagli ecosistemi innumerevoli benefici sotto forma di beni e servizi quali cibo, acqua, legname, regolazione del clima, protezione dai rischi naturali, controllo dell’erosione, ingredienti farmaceutici e attività ricreative (Sukhdev, 2008).

 

Quali sono i servizi ecosistemici?

I servizi ecosistemici rappresentano i differenti e molteplici benefici che gli ecosistemi forniscono agli esseri umani (MA, 2005). In particolare i servizi ecosistemici vengono classificati in 4 categorie (MA, 2005;  Le Maitre et al., 2007):

  1. Servizi di supporto: formazione e rigenerazione della fertilità del suolo, purificazione dell’acqua attraverso la detossificazione e decomposizione dei prodotti di scarto, impollinazione e dispersione di semi e spore per la rivegetazione. Questi rappresentano i servizi che la natura offre e che sono necessari per la produzione di tutti gli altri beni naturali.
  2. Produzione di beni: cibo, materiali durevoli, energia, prodotti per l’industria, risorse genetiche, farmaci. Questi beni rappresentano i prodotti che otteniamo dagli ecosistemi.
  3. Servizi di regolazione: parziale stabilizzazione del clima, moderazione effetti climatici estremi, depurazione e mantenimento della composizione dei gas nell’aria, stabilizzazione delle coste e dei fiumi. Questi rappresentano i benefici che otteniamo dalla capacità di regolazione propria degli ecosistemi.
  4. Servizi culturali: bellezza estetica, serenità, ispirazione spirituale, culturale e intellettuale, scoperte scientifiche e conservazione di opportunità per il futuro. Questi rappresentano i benefici personali che possiamo ottenere dagli ecosistemi.

 

In passato l’uomo ha dato per scontato l’esistenza di questi servizi naturali, credendo fossero liberi e infiniti nonostante riconoscesse la loro importanza. Tuttavia, è ormai chiaro che il degrado degli ecosistemi e la perdita di biodiversità in tutto il mondo hanno ridotto i servizi che essi possono fornire. Per contrastare tale degrado, il concetto di servizi ecosistemici fornisce un punto di partenza verso la definizione, il monitoraggio e la valutazione di tali servizi. In particolare, durante la definizione di tali servizi bisogna rendere esplicita la condizione che la natura e la biodiversità in essa contenuta sono indispensabili per ottenere questi servizi. Questa condizione potrebbe essere utile per aumentare nell’uomo la consapevolezza dell’importanza della protezione degli ecosistemi, e fornire ai responsabili politici dati quantitativi, permettendo loro di prendere in considerazione tutti gli aspetti del sistema socio-economico-ambientale in cui viviamo. In questo modo le politiche possono mirare alla protezione della biodiversità, ottimizzando l’uso sostenibile degli ecosistemi, che consentirebbe sia all’umanità che agli ecosistemi di continuare a prosperare (MA, 2005; Sukhdev, 2008).

Per quanto riguarda il monitoraggio, dobbiamo comprendere le cause e i meccanismi che stanno alla base delle modificazioni degli ecosistemi e della perdita di biodiversità e come tali cambiamenti influiscono sui beni e servizi ecosistemici. Infine, dobbiamo esaminare quali strumenti economici sono utili per garantire un’adeguata valutazione del valore economico della natura e dei suoi servizi all’uomo per garantire anche alle future generazione di godere dei bene e servizi ecosistemici.

 

Riferimenti

Barnosky A. D., Matzke N., Tomiya S., Wogan G. O. U., Swartz B., Quental T. B., Marshall C., McGuire J. L., Lindsey E. L., Maguire K. C., Mersey B. e Ferrer E. A., 2011. Has the Earth’s sixth mass extinction already arrived? Nature 471 (7336):51–57.

Cardinale B. J., Duffy J. E., Gonzalez A., Hooper D. U., Perrings C., Venail P., Narwani A., Mace G. M., Tilman D., Wardle D. A., Kinzig A. P., Daily G. C., Loreau M. e Grace J. B., 2012. Biodiversity loss and its impact on humanity. Nature 486 (7401):0–9.

Díaz S., Fargione J., Chapin F. S. e Tilman D., 2006. Biodiversity loss threatens human well-being. PLoS Biology 4 (8):1300–1305.

Hooper D. U., Adair E. C., Cardinale B. J., Byrnes J. E. K., Hungate B. A., Matulich K. L., Gonzalez A., Duffy J. E., Gamfeldt L. e O’Connor M. I., 2012. A global synthesis reveals biodiversity loss as a major driver of ecosystem change. Nature 486 (7401):105–108.

Le Maitre D. C.,  O’Farrell P. J. e  Reyers P., 2007. Ecosystems services in South Africa: a research theme that can engage environmental, economic and social scientists in the development of sustainability science?South African Journal of Science 103:367-377.

MA, 2005. Ecosystems and Human Well-Being: Synthesis. Island Press, Washington, DC.

Pereira H. M., Navarro L. M. e Martins I. S., 2012. Global Biodiversity Change: The Bad, the Good, and the Unknown. Annual Review of Environment and Resources. 37:25–50.

Sukhdev P., 2008. L’economia degli ecosistemi e della biodiversità. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee (2008).

UN FAO, 2011. Payments for ecosystem services and food security. UN FAO, Office of Knowledge Exchange, Research and Extension, Rome.

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