Olmo campestre, Ulmus minor
Fam. Ulmaceae
Diffusione: In tutte le regioni, fin oltre i 1000m.
Dimensione e Portamento: Portamento arboreo fino a 20m o arbustivo, con chioma fitta che si espande nelle parti terminali.
Tronco e Corteccia: Tronco eretto e molto ramificato, corteccia lucida verde-brunastra; inizialmente liscia, ma tende a screpolarsi con l’età, diventando rugosa e solcata. (rilievi suberosi sulla foto, come nell’acero già visto)
Foglie, Gemme e Rametti: Foglie caduche, semplici e bifacciali; inserzione alterna, mediante un corto picciolo su rametti inizialmente pubescenti, che diventano velocemente glabri, con piccoli rilievi suberosi. Lamina fogliare ovale con apice appuntito e base con caratteristica asimmetria; nervatura penninervia 8-12 ramificazioni e margine doppiamente seghettato. Pagina superiore lucida verde intenso, quella inferiore più chiara, con ciuffi di peli alla ramificazione delle nervature.
Strutture riproduttive: Fiori ermafroditi, sessili, riuniti in gruppo sui rametti. Colore rosso derivato dalle antere; fioritura a fine inverno, prima della comparsa delle foglie. Frutto, samara (o achenio alato) composta da un pericarpo centrale inizialmente rossastro, avvolto da una espansione laminare di colore verde-giallastro appena formato e ocra-brunastro a maturità. Le samare si riuniscono a gruppi nella parte mediana e terminale dei rametti e maturano durante luglio-agosto.
Caratteristiche: Pianta longeva, possiede una notevole attività pollonifera; di elevata resistenza a fattori climatici avversi (come gelate tardive). Il fogliame nei mesi autunnali assume una tonalità giallo-bruna molto suggestiva. Data la sua particolare resistenza alla potatura e alla capitozzatura, veniva usato come sostegno vivo per le viti, e le foglie emesse successivamente ai tagli era considerato un ottimo foraggio per il bestiame. I frutti appena formati (chiamati pane di maggiolino) venivano consumati in insalato o in frittata. Il legno, esternamente chiaro che tende ad imbrunirsi verso l’interno, è pesante e di buona consistenza, che acquisisce ottime caratteristiche di durata e resistenza se stagionato correttamente. A causa di una malattia, Grafiosi dell’olmo (causata da un fungo Ophiostoma ulmi), diffuso da coleotteri scolitidi, questa pianta a subito un drastico calo nel numero di esemplari.
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