Fusaggine

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Fusaggine o Berretta del Prete, Euonymus europaeus L.

Fam. Celastraceae

Diffusione: Originaria dell’Europa, come si può capire già dall’epiteto specifico. Fino a 800-1000m s.l.m.

Dimensione e Portamento: Portamento arbustivo-cespuglioso o raramente arboreo, con chioma estremamente irregolare più o meno folta e compatta. Altezze variabili da 1-2m a 4-5m.

Tronco e Corteccia: Può avere fusto eretto o sinuoso, ramificato spesso fin dalla base con rami contorti e intrecciati. Giovani rami color verdastro a sezione quadrangolare con sottili rilievi longitudinali. Organi legnosi più vecchi color bruno-rossastro.

Foglie, Gemme e Rametti: Foglie caduche, semplici, con lamina lanceolata ed ellittica, apice acuto e margine denticolato. Colore verde intenso sulla pagina superiore, lunghe 4-7cm e brevemente picciolate, ad inserzione opposta sui rametti.

Strutture riproduttive: Albero a fiori ermafroditi verdastri, riuniti a 2-5 in cime all’ascella delle foglie. Fioritura a maggio. Frutti ben evidenti, rappresentati da capsule con 4 lobi ben segnati (simili al berretto del prete) e di colore rossastro, che aprendosi evidenziano un bottone aranciato e semicarnoso, che riveste i semi (tossici).

Caratteristiche: Autoctono in Italia e molto comune, soprattutto nelle siepi miste in pianura o nei boschi di latifoglie e in boschi igrofili. Pianta rustica, senza particolari esigenze pedologiche o climatiche; ma particolarmente sensibile alle infestazioni di cocciniglie che la invadono. Legno bianco, duro e compatto, che veniva usato per la creazione dei fusi (da cui deriva anche il nome volgare di fusaggine), strumento che veniva roteato in modo da tenere le fibre di lane strette tra loro, contribuendo alla formazione del filo di lana. La pianta se ammaccata emana un odore sgradevole e i frutti venivano usati come purgante, nonostante la sua tossicità che può risultare addirittura mortale. Questa pianta trovava inoltre grande utilizzo nella fabbricazioni di archi, o anche di stuzzicadenti, per lavori di intarsio e per fare archetti per viola; mentre i giovani rami carbonizzati erano utilizzati dai pittori come carboncino.

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