Carpino bianco, Carpinus betulus L.

Fam. Corylaceae

Diffusione: Originario dell’Europa centrale e regioni Caucasiche, diffuso in tutta Italia ad esclusione delle isole, dal piano fino a 1200m.

Dimensione e Portamento: Raggiunge i 20m, per lo più portamento arboreo.

Tronco e Corteccia: Tronco dritto con corteccia grigiastra con macchie biancastre e liscia, leggermente solcata. Chioma fitta tendenzialmente verticale, dando un aspetto slanciato alla pianta.

Foglie, Gemme e Rametti: Foglie caduche, semplici, bifacciali, inserzione alterna mediante un picciolo di 1-2cm. Rametti brunastri, con poche lenticelle di piccole dimensioni. Lamina fogliare ovalizzata (3-4 x 7-8 cm), con apice appuntito e base arrotondata fino ad introflettersi. Margine doppiamente dentato; marcata nervatura penninervia. Pagina superiore verde scuro e liscia, quella inferiore più chiara con fine peluria in corrispondenza delle nervature. Gemme appuntite, rosso-brunastre, pubescenti.

Strutture riproduttive: Monoica con infiorescenze unisessuali. Infiorescenze maschili costituite da amenti di 1-4cm giallastri, quelle femminili più piccole all’apice dei rametti di colore verdastro; entrambe brevemente peduncolate. Fioritura poco vistosa contemporanea alla comparsa delle foglie. Frutto, achenio con pareti inspessite (nucula) di 5mm, dotato di espansione laminare trilobata 2-3cm; infruttescenze peduncolate e pendule lunghe 10-15cm.

Caratteristiche: Pianta diffusa ovunque in Italia. Insieme alla Farnia costituiva le vaste foreste che coprivano la pianura padana. Vegeta in terreni argillosi e calcarei ricchi di humus e profondi, ma si adatta anche a substrati più poveri. Specie eliofila, che si adatta anche a condizioni di mezz’ombra. Elevata attitudine pollonifera. Legno chiaro, molto pesante e compatto, apprezzato per la costruzione di utensili e attrezzature agricole per la sua robustezza e resistenza all’usura, nonché apprezzato combustibile.